Il Classicismo interessò la produzione musicale europea della seconda metà del Settecento fino ad arrivare al primo Ottocento ed ebbe la sua capitale a Vienna. È di questo periodo la conquista della Forma-Sonata. Uno schema standard di riferimento del primo tempo (o movimento) di un insieme-sonata può essere il seguente:

 

Un aspetto degno di nota è il fraseggiare dei Classici, costituito da elementi non a caso denominati di domanda e di risposta. Anche qui l’origine discorsiva è manifesta, ma va comunque sottolineato che questi richiami al discorso parlato sono di carattere squisitamente formale: ogni considerazione di ordine semantico sarebbe fuori luogo. La Forma-Sonata è quindi quel sistema di aggregazione della materia sonora più vicino all’uomo nei suoi processi logico-deduttivi, e si comprende come una così alta creazione non possa essere il frutto di una sola generazione di musicisti. Alla sua elaborazione ha infatti contribuito non solo tutta la creazione formale precedente (Aria col da capo, Suite, ecc.), ma anche un vasto movimento di pensiero culminante nell’Illuminismo.

Il primo movimento della Eine kleine Nachtmusik K 525 di Wolfgang Amadeus Mozart è un Allegro in forma di sonata (137 battute). La tonalità d’imposto è il SOLmaggiore.

La Prima Parte comincia subito dal Primo Tema (non è presente un’Introduzione), formato da un periodo di tre Frasi (di cui l’ultima ripetuta), che presenta una prima Frase binaria ritmicamente molto scandita, con tutta l’orchestra all’unisono

EkN 1° Tema, frase I

cui segue una seconda Frase ancora binaria, ma con estensione della prima semifrase; questa seconda Frase ha carattere più grazioso della prima (impiego dei trilli ai primi vl.) e conclude con una cadenza al I° in primo rivolto (b. 10)

EkN 1° Tema, frase II

La terza Frase ancora binaria, di carattere molto melodico (comincia con i due violini per terze e con note lunghe)

EkN 1° Tema, frase IIIa

viene ripetuta leggermente variata.

EkN 1° Tema, frase IIIb

Primo Tema completo: EkN 1° Tema, completo

Il Ponte modulante – indipendente dal Primo Tema in quanto non sono presenti affinità melodiche fra le due strutture – comincia a b. 18 sulla nota finale del Primo Tema (elisione) e porta alla dominante di REmaggiore. Da notare che questo passaggio modulante presenta una fisionomia piuttosto marcata e che dopo aver cominciato in una forma chiaramente melodica, si fa sempre più ritmico man mano che si avvia alla conclusione (la dimensione ritmica è arricchita fra l’altro da un impiego di sincopi nelle parti dei violini).

EkN Ponte modulante

Il Secondo Tema, costituito da un periodo di due Frasi binarie, comincia, come gli elementi già considerati, in battere dopo una cesura molto netta.

EkN 2° Tema, frase I

Questo Secondo Tema è dotato di una grazia sottile ed elegante che gli viene dal disegno in terzine (nella seconda Frase questa melodia viene affidata ai secondi vl. mentre i primi eseguono all’acuto un disegno di note ribattute).

EkN 2° Tema, frase II

Il Secondo Tema termina alla b. 35.

Secondo Tema completo: EkN 2° Tema, completo

Segue il Gruppo delle Cadenze (o Codette), connesso al Secondo Tema in quanto sono presenti alcuni elementi che gli appartengono. Queste Cadenze (due, di cui la prima subito ripetuta) cominciano a b. 35. Sono molto estese (21 battute) e melodicamente molto caratterizzate, tanto da apparire quasi come un terzo tema. E’ da notare in particolare la melodia che sta all’inizio di questa struttura, dove l’impiego di trilli e di crome ribattute rende manifesto quel senso d’ironia che pervade un po’ tutta la composizione.

EkN 1° Cadenza a

elemento già presente nel Secondo Tema

EkN 1° Cadenza b

L’ ultima Codetta (b. 51) vede tutta l’orchestra all’unisono e termina con una cadenza d’inganno cui seguono due battute di chiusa.

EkN 2° Cadenza

Gruppo delle Codette completo: EkN gruppo delle Cadenze completo

Termina qui la Prima Parte, l’Esposizione, che viene, secondo il solito, ritornellata.

La Seconda Parte, lo Sviluppo, è costituito essenzialmente da due elementi tratti uno dal Primo Tema, l’altro dalle Cadenze. Comincia a b. 56 con lo squillo ritmico del primo Tema (prima Frase)

EkN Sviluppo a

cui segue, fino al termine, la ripetizione di una cellula tratta dalla prima Cadenza.

EkN Sviluppo b

EkN Sviluppo c

EkN Sviluppo d

Sviluppo completo: EkN Sviluppo completo

Lo Sviluppo tocca diverse tonalità: comincia in REmaggiore e la prima Frase ci porta al V grado di MIminore. Questo si collega all’accordo di DOmaggiore (cadenza d’inganno in minore); quindi si toccano il LAminore, il SOLminore, il REminore e infine, attraverso una breve scala cromatica in semiminime espressa dai violini all’ottava (b.73), si torna alla tonalità di SOLmaggiore (b. 76) per iniziare la Terza Parte, la Ripresa (elisione fra Sviluppo e Ripresa).

Il Primo Tema, nella Terza Parte, è del tutto uguale a quello dell’Esposizione e così buona parte del ponte modulante. La seconda metà di quest’ultimo comincia come la prima volta, ma sopprime, rispetto a questa, l’episodio centrale in sincopi e termina a b. 100 alla dominante di SOLmaggiore.

EkN Ponte (nella Ripresa)

Il Secondo Tema (b. 101) è questa volta in SOLmaggiore ed è praticamente tutta qui la differenza con l’Esposizione.

Anche le Cadenze procedono come nella Prima Parte ad eccezione della tonalità, che questa volta è di SOLmaggiore. E’ da notare tuttavia un bell’effetto di apertura causato dal trasporto un’ottava sopra di alcuni elementi (bb. 120, 121, 123).

Anche qui l’ultima Codetta termina con la cadenza d’inganno, mentre il breve episodio (due battute) che chiudeva la Prima Parte adesso si allarga e si trasforma in una vera e propria Coda di sviluppo arricchendosi di un elemento tratto dall’inciso ritmico iniziale.

EkN Coda (completa)

 Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791): Eine kleine Nachtmusik K 525, 1° movimento (Allegro)  EKN 1° movimento (Allegro)

Carlo Deri, 2004

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Il testo della presente analisi – qui riportato con il gentile permesso dell’Editore – è stato pubblicato in
Renzo Cresti: Ipertesto di Storia della Musica, Edizioni Feeria, San Leolino, Panzano in Chianti, 2004 e in
Renzo Cresti: La Vita della Musica, Edizioni Feeria, San Leolino, Panzano in Chianti, 2008
 
http://www.renzocresti.com/dettagli.php?quale=9&quale_dettaglio=42